CicloMercato 2024, Joe Dombrowski ancora alla ricerca di una squadra: “Ho bisogno di qualcuno disposto a riporre la sua fiducia in me, penso di poter dimostrare il mio valore”
Tra i tanti corridori ancora senza una squadra per il 2024 c’è anche Joe Dombrowski. Lo scalatore statunitense non ha infatti ricevuto alcuna proposta di rinnovo del contratto da parte dell’Astana Qazaqstan, dove ha militato nelle ultime due stagioni, né offerte da altre formazioni professionistiche, ed è dunque alla ricerca di un ingaggio per continuare a correre anche nella prossima stagione. Capace di conquistare il Giro d’Italia U23 nel 2012 davanti a Fabio Aru e una tappa al Giro d’Italia 2021, il 32enne non è riuscito a mettersi in grande evidenza negli ultimi due anni, ma crede di poter dare ancora il suo contributo se un qualche team sarà disposto a dargli fiducia.
“So che le mie opzioni potrebbero essere limitate a questo punto dell’anno ma, se ci fosse un’opportunità con una squadra, penso di poter dimostrare il mio valore nelle gare a tappe e nei Grandi Giri – le parole di Dombrowski a Cyclingnews – Amo ancora correre e sono motivato a continuare a farlo, penso di poter continuare ad alto livello. Il 2023 non è stata una grande stagione per me per una serie di motivi, ma so che le mie prestazioni e il mio livello sono ancora buoni come sempre“.
Il classe 1991 ritiene di poter essere utile sia come cacciatore di tappe che come gregario: “Vincere una tappa di un Grande Giro dipende dal fatto di riuscire a prendere la fuga giusta, di restare davanti fino al traguardo e poi di riuscire a vincere. In un certo senso è anche una questione di fortuna. Lavorare per un leader nelle gare a tappe è più un compito da sala macchine, che non si vede spesso ma che è importante per la squadra. Penso di poter ricoprire entrambi i ruoli, oltre a fare da mentore a giovani corridori che sono recentemente diventati professionisti“.
Lo statunitense si è infatti detto pronto a condividere la sua esperienza con i corridori più giovani: “Penso che la mia esperienza possa essere preziosa per una squadra. Quando ripenso a quando ero un neoprofessionista, mi rendo conto di quanto non sapessi di questo sport. Ora ho l’esperienza per capire tutto e gestirlo, e sarei felice di condividerlo con i giovani corridori. Ho solo bisogno di una squadra disposta a riporre la sua fiducia in me“.
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